Questa frase di Giovanni Falcone fotografa in modo
impietoso la situazione italiana ed europea. Possiamo anche affermare senza ombra di dubbio
che la situazione è grave ma non seria.
Per
dimostrare queste affermazioni, non mie, prenderemo in considerazione alcuni
eventi, precisamente: La BCE scopre l’acqua calda, le paradossali analogie tra
Berlusconi e la Merkel, le inquietanti similitudini tra il nazismo e l’Euro.
Analizzeremo questi aspetti dal più recente, BCE, al più antico, nazismo/Euro,
lasciando nella terra di mezzo la Merkel e Silvio.
Il
Sole 24 Ore del 30 luglio riporta il giudizio della BCE: l’Italia cresce meno
della media europea da quando c’è l’Euro. Meno male che lo dice la BCE, in
Italia non l’aveva capito nessuno. Ma il capolavoro del comunicato BCE è nella
forma, nelle motivazioni di questa disfatta.
Tra le motivazioni la Bce si concentra
sulla scarsa propensione del nostro Paese nel procedere speditamente verso “un
marcato aggiustamento dei costi unitari del lavoro”, cioè ci dice chiaramente, tra le righe, che la sostenibilità dell’area
euro si fonda sulla flessibilità del costo del lavoro, non essendo possibile la
svalutazione del cambio, in pratica i sacrifici vanno fatti dal lavoro e non
dal capitale. Quello che la BCE non dice è che assieme al lavoro chi ci rimette è anche il capitale legato al
lavoro, la casa, l’azienda, l’unico capitale esente da sacrifici e tutelato dal
cambio fisso dell’eurozona, è il
capitale finanziario. Infatti le nostre famiglie e le nostre piccole aziende sono
state massacrate, sono
diventate i prestatori di ultima istanza,
cioè i mone che paga, degli errori della finanza tutelata dal mostro che si chiama Euro. E’
evidente che la forma scomposta di certi attori politici contrari all’euro,
nulla può davanti all’ineccepibile forma demagogico totalitaria della BCE. “Se
poni una questione di sostanza, senza dare troppa importanza alla forma, ti
fottono nella sostanza e nella forma.”
L’altro
aspetto paradossale è l’analogia tra Angela e Silvio. Silvio ha compiuto il
capolavoro di far credere agli italiani, che i suoi interessi personali
coincidessero con quelli del paese, Angela ha fatto credere a tutti gli europei
che gli interessi della Germania coincidessero con quelli europei. Noi italiani
l’abbiamo presa in quel posto due volte, due è meglio di una, diceva una nota
pubblicità. C’è una piccola differenza tra i due. Berlusconi quando ha iniziato
a tutelare l’Italia, minacciando di uscire dall’euro, lo hanno tirato giù dalle
spese, ballerine e sospetti legami mafiosi non c’entravano nulla, era l’uscita
dell’Italia che spaventava. Spaventava i principali concorrenti dell’industria
italiana, ma soprattutto quella classe politica, di cui Silvio era parte
integrante e quindi in conflitto d’interessi, che grazie all’euro e ai bassi tassi d’interesse
ha potuto tranquillamente continuare la sua opere predatrice e corruttrice. Silvietto
l’hanno fatto fuori, mentre l’Angela
continua a violare i trattati europei e nessuno batte ciglio. La Germania con
il suo surplus commerciale oltre la
soglia limite del 6% prevista dai patti europei, se ne frega delle regole, ma
nessuno osa fiatare. Angela rispetto a Silvio è formalmente ineccepibile. Nessun
politico europeo rinfaccia alla Germania le sue violazioni, e se nessuno fiata
l’Angela fa bene a fare i casi suoi. La
situazione è grave ma non è seria.
Nazismo ed Euro
Siamo a Monaco, mentre La Guerra di Hitler
devasta l’ Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari decide di opporre
una straordinaria resistenza nonviolenta al nazismo. Unica loro arma: i loro
pensieri scritti nei volantini che diffusero nella Germania nazista.
Sophie assieme al fratello Hans e
ad altri 5 studenti cattolici dell’Università di Monaco cercarono infatti di
sensibilizzare gli altri studenti e la popolazione contro le aberrazioni del
regime nazista esortando il popolo tedesco alla resistenza nonviolenta ed erano
fermamente convinti della necessità di una ribellione.
I membri della Rosa Bianca, così si chiama il gruppo, rilasciarono
in totale sei volantini e produssero anche un'ottantina di scritte murali in
varie città della Germania, dipinsero slogan antihitleriani sui muri di Monaco
e addirittura sui cancelli dell’ Universitá.
Tuttavia, il 18 febbraio del
1943, Sophie e il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre
distribuiscono volantini alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco. Nei
giorni a seguire gli interrogatori da parte di Robert Mohr, ufficiale della
Gestapo, si trasformano in uno strenuo duello psicologico, conflitto
esacerbante soprattutto quando Mohr offre a Sophie una via d uscita ma ad un
costo: tradire i suoi ideali e fare i nomi degli altri componendi della Rosa
Bianca. Sophie rifiuta l’ offerta.
Lei e il fratello Hans vengono immediatamente
condannati a morte tramite decapitazione. Qualche giorno dopo la stessa sorte
toccherà anche agli altri membri del gruppo.
Il gruppo della Rosa Bianca aveva
avuto il coraggio di denunziare il regime nazista come un regime bugiardo,
inoltre, avevano preso spunto dagli scritti del filoso cattolico vicentino
Romano Guardini, il quale affermava l’esigenza di fare attenzione ad una forma
di totalitarismo più subdola, quella non che viene imposta dall’alto, ma quella
che viene dal basso.
Si tratta della rinuncia dell’esercizio
della libertà, la rinuncia alla fatica di dover pensare con la propria testa.
Infatti come afferma Guardini, la dittatura racchiude una grande tentazione,
quella di “togliere al singolo il peso di
dover pensare con la propria testa, di dover giudicare, decidere, rispondere
del proprio destino”
Il nazismo si fondava sulla
menzogna, sulla strategia comunicativa di Goebbels, secondo il quale una
menzogna ripetuta diventa una verità. La forma nel regime nazista era sostanza.
Solamente
chi non vuol vedere non vede le analogie tra il sistema coercitivo nazista e l’Euro,
il caldo luglio greco ha mostrato il violento autoritarismo dell’euro, basato
anch’esso sulla menzogna. Come non vedere l’analogia tra l’interrogatorio e le
pressioni psicologiche a cui sono stati sottoposti i ragazzi della Rosa Bianca,
con le pressione psicologiche a cui sono stati sottoposti i dirigenti greci. Come
non vedere l’analogia con “il più Europa” e la riduzione della democrazia nei
paesi dell’eurozona. Come non vedere il terroristico bombardamento mediatico
sulle catastrofiche uscite dall’euro. Peccato che una Banca d’affari inglese
abbia detto che l’Italia è il paese che più ha da guadagnare ad uscire dall’euro.
Ma queste notizie non trovano riscontro tra i mezzi d’informazione ufficiali
italiani. La Grecia è il più grande successo dell’Euro, ha detto il prof.
Monti, il prossimo successo dell’euro sarà l’Italia, ci butteranno fuori, Wolfgang
Schaeuble l’ha detto chiaramente che dall’euro si può uscire, mente, sapendo di
mentire chi dice il contrario, ma prima di buttarci fuori devono completare l’opera
di deindustrializzazione in atto. “No ghe xe peso orbo, de chi no vol vedare”,
dice un vecchio proverbio veneto.