Il messaggio che emerge dalla Leopolda è chiaro e
incontestabile, la situazione italiana è grave, ma non è seria. Ed è
sintomatico che quando non si può dare più il cattivo esempio, si danno buoni
consigli, e a volte si dice la verità. E’ quello ch ha fatto l’ex ad di Veneto
Banca Vincenzo Consoli,
nell’abbozzare una sua difesa, «L’Europa
– argomenta Consoli – modificando le regole sul credito ed appesantendo le
quote delle relative coperture, non ha tenuto in adeguato conto le
peculiarità del sistema produttivo italiano penalizzando il fare banca
tradizionale».
Peccato che le cose che dice Consoli, per chi non ha il
prosciutto sugli occhi, erano note. Parafrasando un vecchio scritto di un
umorista scomparso molti anni fa, la situazione può essere descritta in questo
modo “Il risparmiatore “topo”
accortosi di essere in trappola,
chiarisce subito che non è la trappola che lo preoccupa (il sistema bancario eurpeo, bail-in) ma
la cattiva qualità del formaggio ( le
obbligazioni subordinate) che hanno messo nella trappola. “
Qualsiasi soluzione gli azionisti delle popolari decidano di
attuare mi permetto di suggerire questo lungo QED del
prof. Bagnai. Se avranno la pazienza di leggerlo, dopo saranno ancora più
arrabbiati, ma sapranno cosa li aspetta.
Se poi vi interessa sapere come scegliere una banca sicura
potete andare qui.