sabato 6 febbraio 2021

Draghi? Un’occasione per i no euro.

 

Il titolo potrebbe sembrare un paradosso, cioè, una “proposizione formulata in apparente contraddizione con l'esperienza comune o con i principi elementari della logica, ma che all'esame critico si dimostra valida”, ma rivelarsi un’occasione per gli euroscettici, e una vittoria di Pirro per gli europeisti, e potrebbe segnare la fine di Matteo Renzi.

Il Dott. Draghi, come ogni macro economista sa perfettamente che l’eurozona è una costruzione disfunzionale, se così non fosse,non avrebbe mai pronunciato la famosa frase “faremo qualsiasi cosa, e vi garantisco che e abbastanza”. Difendere e salvare la zona euro era tra i suoi compiti istituzionali, giocava in quella squadra e come ogni professionista serio ha dato il meglio di se.

La domanda che dobbiamo porci è se Draghi oggi sia il centravanti della nazionale italiana o l’arbitro tra Italia ed Europa? Oggi Draghi giuderà l’Italia come ex BCE o come ex allievo di Federico Caffè. Perchè se giocherà come centravanti dell’Italia e come ex allievo di Federico Caffè, i problemi li avranno gli altri, se giocherà com ex BCE e arbitro i problemi li avremo noi.

Draghi conosce benissimo tutti i rilievi e le critiche di Caffè per un’unione monetaria disfunzionale senza unione politica, ma quanti aggi in Parlamento sono in grado di affrontare con competenza questo tema? In Parlamento ci sono tre persone in grado di sostenere un confronto con Draghi, e sicuramente non saranno della partita.

Purtroppo una maggioranza parlamentare che facesse l’interesse dell’Italia senza entrare in rotta di collisione con l’Europa e senza massacrare il nostro paese dovrebbe essere composta da PD, M5S, Lega e FdI, lasciando fuori il dott. Matteo Renzi in Pirro.

Lasciatemi sognare un patto per l’Italia sotto l’aura protettrice di Federico Caffè, ma i nostri politici avranno la conoscenza (di Caffè) la determinazione e l’umiltà di anteporre gli interessi dell’Italia a quelli di bottega?

Per il momento mi permetto di rivolgere una domanda, che non avrà risposta, al dott. Draghi: lei sarà il nostro centravanti allievo di Federico Caffè o no?